CULTURA SILVOPASTORALE

E RELIGIOSA

Come in molte località di montagna, anche ad Antey-Saint-André i rascard, i grenier, i forni, i mulini e le latterie sono, ancora oggi, edifici “testimoni” che dimostrano come l'agricoltura e l’allevamento erano le attività economiche principali sino alla seconda metà del Novecento, quando il turismo e la villeggiatura hanno rivoluzionato l'uso del territorio e indotto gli Antesans a trasformarsi in operatori turistici. Molti di questi, recentemente ristrutturati, sono utilizzati durante le feste patronali o in concomitanza di eventi enogastronomici

- forno di Buisson;
- forno e latteria di Cérian;
- forno di Chaillien;
- forno di Fiernaz;
- forno di Navillod;
- forno di Noussan;
- mulino di Fiernaz.


Altra testimonianza dell’attività agrosilvopastorale è il “Ru du Pan Perdu”, acquedotto probabilmente risalente al 1300 le cui maestose arcate addossate alla montagna sono ancora oggi ben visibili.

Il territorio di Antey-Saint-André, oltre alla Chiesa Parrocchiale dedicata a Sant’Andrea risalente alla metà del XV secolo nota per la torre campanaria (donjon) e per il portone realizzato con pannelli di noce intagliati “a punta di diamante” e con altre decorazioni di gusto barocco, ospita numerose cappelle ed oratori, testimonianza dell’importanza della religione nella vita tradizionale delle piccole comunità alpine:

- cappella di Buisson;
- cappella di Cérian;
- cappella di Chaillien;
- cappella di Fiernaz;
- cappella di Hérin;
- cappella di Lod;
- cappella di Navillod;
- cappella di Petit-Antey;
- cappella di Ruvère (privata);
- oratorio di Avout,
- oratorio di Les Grand-Moulins;
- oratorio di Liès;
- oratorio di Lillaz.